Antibiotici per l’influenza, generici “più deboli”, un bicchiere di vino non fa nulla… Queste frasi girano in famiglia, al lavoro, su WhatsApp. Il problema? Possono rallentare la guarigione o fare danni seri. Qui facciamo pulizia dei miti sui farmaci con quello che i farmacisti spiegano ogni giorno al banco, in modo semplice e pratico. Troverai regole chiare, esempi concreti, checklist e una mini-FAQ per uscire dal dubbio senza perdere tempo.
Vivo a Milano e parlo spesso con i farmacisti di quartiere: le domande sono sempre le stesse. Questa guida nasce da quelle conversazioni e dalle indicazioni di AIFA, EMA e OMS. Non ti prometto di “sapere tutto”, ma di prendere decisioni più sicure già da oggi.
- TL;DR: antibiotici e virus non vanno d’accordo; i generici funzionano come i brand; occhio a interazioni con alcol, pompelmo e integratori; non schiacciare compresse a caso; leggi sempre il principio attivo.
- Regola rapida: “4C” prima di ogni dose - Controindicazioni, Concentrazione (dosaggio), Concomitanti (altri farmaci), Calendario (orari/pasto).
- Se un sintomo peggiora o non migliora entro 48-72 ore con un farmaco da banco, serve il medico; con antibiotico prescritto, contatta il medico se non migliora dopo 48-72 ore.
- Le fonti affidabili sono il foglietto illustrativo, AIFA, EMA, ISS e il tuo farmacista. Gruppi social e passaparola non bastano.
Miti smontati dai farmacisti: cosa è vero e cosa no
Parto dal più frequente: “l’antibiotico per l’influenza”. L’influenza è virale; l’antibiotico agisce sui batteri. Usarlo “per prevenire complicazioni” senza diagnosi batterica aumenta solo il rischio di resistenze. In farmacia te lo dicono chiaro: serve quando il medico sospetta un’infezione batterica o lo conferma. AIFA e OMS lo ripetono da anni.
- Mito: “Il generico è più debole”
Verità: ha lo stesso principio attivo, dose, forma, biodisponibilità del brand entro i limiti stabiliti. Cambiano nome ed eccipienti. Funziona uguale, costa meno perché non paga la ricerca iniziale. Fonte: AIFA, EMA. - Mito: “Con il paracetamolo posso bere alcol”
Verità: paracetamolo e alcol stressano il fegato. Se bevi regolarmente o hai bevuto molto, evita. Dosi alte di paracetamolo + alcol aumentano il rischio di danno epatico. Chiedi sempre al farmacista in caso di dubbio. - Mito: “Tutti gli antibiotici si possono prendere con un bicchiere di vino”
Verità: alcuni antibiotici (es. metronidazolo) con alcol possono dare reazioni importanti. E l’alcol può indebolire l’organismo. In terapia antibiotica, meglio niente alcol. - Mito: “Se sto meglio, posso smettere l’antibiotico”
Verità: interrompere prima favorisce ricadute e resistenze. Segui i giorni indicati dal medico. Se compaiono effetti collaterali, non sospendere di testa tua: chiama il medico e segnala in farmacia. - Mito: “I farmaci scaduti funzionano uguale”
Verità: dopo la scadenza l’efficacia cala, la stabilità non è garantita. Colliri, antibiotici liquidi, insuline e biologici sono ancora più delicati. Porta i farmaci scaduti in farmacia per lo smaltimento. - Mito: “Le compresse si possono spezzare e schiacciare sempre”
Verità: no. Le formulazioni a rilascio modificato, gastroresistenti o sublinguali NON vanno alterate. Spezzare o frantumare può cambiare assorbimento e aumentare gli effetti collaterali. - Mito: “Naturale = sicuro”
Verità: “naturale” non vuol dire privo di rischi. L’iperico (erba di San Giovanni) riduce l’efficacia di molti farmaci (es. contraccettivi, anticoagulanti, antidepressivi). Le piante sono farmaci a tutti gli effetti. - Mito: “Il pompelmo fa bene, quindi ok con tutto”
Verità: il pompelmo può aumentare i livelli nel sangue di vari farmaci (alcuni statinici, calcio-antagonisti, ansiolitici) e scatenare effetti indesiderati. Evitalo se stai assumendo quei medicinali. - Mito: “La febbre va sempre abbassata subito”
Verità: febbre moderata aiuta a combattere i virus. Si tratta se il fastidio è alto, se superi certe soglie o in categorie fragili. Il farmaco non sostituisce idratazione e riposo. - Mito: “Sciroppi e compresse da raffreddore si possono sommare a caso”
Verità: molti prodotti contengono gli stessi principi attivi (es. paracetamolo). Sommarli può portarti a overdose. Leggi la composizione e chiedi in farmacia. - Mito: “Dose bambino? Un cucchiaino e via”
Verità: no. Le dosi pediatriche dipendono dal peso e dalla concentrazione. Usa la siringa dosatrice, non cucchiai di cucina.
Un farmacista esperto ti dirà spesso: “Parti dal principio attivo, non dal marchio”. È la bussola anti-confusione. Negli scaffali i prodotti cambiano nome e grafica, ma il principio attivo è la sostanza che conta.
Mito | Realtà | Azione consigliata |
---|---|---|
Antibiotico per l’influenza | Agisce sui batteri, non sui virus | Usalo solo con diagnosi/indicazione medica |
Generico è più debole | Equivalente al brand per efficacia | Sceglilo se adatto; informati su eccipienti |
Paracetamolo + alcol ok | Rischio per il fegato | Evita alcol durante la terapia |
Spezzare compresse sempre | Alcune non si possono alterare | Controlla se è a rilascio modificato/gastroresistente |
Pompelmo innocuo | Interazioni serie con vari farmaci | Chiedi in farmacia; spesso va evitato |
Farmaci scaduti ok | Efficacia e stabilità non garantite | Smaltisci in farmacia, non usarli |
Sciroppi si sommano | Rischio doppioni di principio attivo | Controlla etichette; non sommare paracetamolo |
Natural = sicuro | Possibili interazioni (es. iperico) | Segnala sempre integratori e tisane |
Nota fonti: AIFA (banca dati farmaci, campagne antibiotico-resistenza), EMA (linee guida su equivalenza e sicurezza), OMS (raccomandazioni su uso prudente degli antimicrobici), ISS (report su polifarmacoterapia e farmacovigilanza).

Come orientarsi: mosse pratiche, regole rapide e decisioni
Quando sei davanti allo scaffale o al cassetto in cucina, ti servono scorciatoie affidabili. Queste sono quelle che i farmacisti ripetono senza stancarsi.
- Regola delle 4C prima di ogni dose
- Controindicazioni: gravidanza, allattamento, allergie, patologie (fegato, reni, cuore).
- Concentrazione: quanti milligrammi per unità? Evita doppioni dello stesso principio attivo.
- Concomitanti: altri farmaci/integratori, alcol, cibi “critici” (pompelmo).
- Calendario: orario, con o senza pasto, durata terapia. - Etichetta in 15 secondi
1) Cerca il principio attivo in grande. 2) Controlla la dose per compressa/ml. 3) Cerca avvertenze in grassetto sul foglietto. 4) Segna l’orario della prossima dose sul telefono. - Quando chiedere subito al farmacista
- Prendi più di 4 farmaci al giorno o sei over 65.
- Usi anticoagulanti, antiaritmici, immunosoppressori, antiepilettici, farmaci tiroidei.
- Sei incinta o allatti.
- Vuoi aggiungere integratori, tisane “rilassanti”, o stai iniziando una dieta drastica o digiuno. - Paracetamolo o ibuprofene?
- Paracetamolo: febbre e dolore; gentile sullo stomaco, occhio al fegato e all’alcol.
- Ibuprofene (e FANS): dolore infiammatorio; meglio con cibo; occhio a stomaco, reni, pressione e interazioni con anticoagulanti. EMA e linee guida cliniche suggeriscono gastroprotezione in soggetti a rischio. - Antibiotico: linea del tempo
- Giorno 0: inizia come prescritto, rispetta orari, niente alcol.
- 48-72 ore: se nessun miglioramento, contatta il medico. Non raddoppiare la dose.
- Fino a fine terapia: non interrompere “perché stai meglio”. - Compresse “delicate” da non rompere
Parole-chiave sulla confezione/foglio: “rilascio prolungato/modified release/CR/ER”, “gastroresistente/enteric coated”, “sublinguale”, “orodispersibile”. In dubbio? Chiedi prima di spezzare o frantumare. - Cibo e farmaci: tre regole facili
- Pompelmo e succo di pompelmo: spesso no, verifica prima.
- Latte/calcio: può ridurre l’assorbimento di alcuni antibiotici (tetracicline, chinoloni).
- Alcol: evita con antibiotici, sedativi, antistaminici “vecchi”, metronidazolo, disulfiram e durante terapia con molti psicofarmaci. - Integratori: dichiarali come farmaci
Iperico, ginseng, gingko, valeriana, melatonina, iperproteici, omega-3: racconta sempre tutto al farmacista, specie se assumi anticoagulanti, antidepressivi, antipertensivi o antiepilettici. - Scorte e scadenze
Segna la scadenza con pennarello sul tappo appena apri. Colliri e antibiotici ricostituiti hanno durate brevi dopo l’apertura. Conserva come da foglietto: luce, umidità e calore contano.
Check rapido “è una buona idea?”
- Hai identificato il principio attivo? Sì/No.
- Stai già prendendo qualcosa con lo stesso principio? Sì/No.
- Ci sono controindicazioni nel tuo caso (gravidanza, reni, fegato, allergie)? Sì/No.
- Conosci dose, ritmo e durata? Sì/No.
- Hai controllato cibo/alcol/integratori? Sì/No.
Decisioni veloci in scenari comuni
- Raffreddore con febbre 38°C, adulto sano: idratazione, riposo, paracetamolo se fastidio alto. Niente antibiotico. Se febbre >3 giorni, o sintomi respiratori seri, parla col medico.
- Mal di schiena dopo palestra: FANS con cibo per 2-3 giorni, poi stop se va meglio. Se peggiora, valuta medico/fisioterapista. Evita alcol.
- Bambino 5 anni 18 kg con febbre: dose di paracetamolo/ibuprofene in base a mg/kg, usa la siringa dosatrice. Niente cucchiai. Se letargia, respiro affannoso, macchie cutanee, pronto soccorso.
- Nonna con 6 farmaci cronici: prima di qualsiasi nuovo farmaco/integratore, fai controllare interazioni al farmacista. Porta elenco aggiornato dei farmaci con dosi e orari.
- Insonnia e tisane “rilassanti” + ansiolitico serale: non sommare a caso. Valeriana e altre piante possono potenziare la sedazione. Parla al farmacista.
Esempio reale di banco (Milano): signore con rinite allergica prendeva due prodotti diversi “per non sbagliare”. Entrambi contenevano lo stesso antistaminico. Risultato: sonnolenza, bocca secca. Risolto leggendo il principio attivo e scegliendo un solo prodotto giusto per lui.
Se sbagli una dose
- Dimenticata? Prendila appena te ne ricordi se non è quasi ora della successiva. Non raddoppiare.
- Dose doppia per errore? Se è un farmaco a rischio (anticoagulanti, insulina, digossina, antiepilettici), chiama subito il medico o rivolgiti a un pronto soccorso. Porta la confezione con te.
- Effetto strano o allergia? Sospendi e contatta subito medico/farmacista. Segnala l’evento (farmacovigilanza) con il loro aiuto. ISS e AIFA gestiscono la rete di segnalazione.

Soggetti speciali, errori da evitare e mini‑FAQ
Gravidanza e allattamento: non iniziare farmaci o integratori senza confronto. Anche creme e spray nasali contano. Alcuni farmaci passano nel latte. Il farmacista valuta alternative più sicure e il medico conferma.
Anziani e politerapia: più farmaci = più interazioni. Evita FANS prolungati senza gastroprotezione se a rischio, controlla la pressione, fai un “medication review” periodico in farmacia o dal medico. ISS segnala che le revisioni riducono reazioni avverse e ricoveri.
Sportivi e integratori: attenzione a stimolanti “naturali” e prodotti per pre‑workout; possono interferire con pressione, sonno, tiroide, e in rari casi risultare contaminati. Farmacista e medico sportivo sono la coppia giusta.
Digiuno intermittente o Ramadan: sposta orari solo con guida. Alcuni farmaci richiedono assunzione regolare; altri vanno con cibo. Il farmacista può riprogrammare gli orari in modo sicuro.
Viaggiatori: porta farmaci nel bagaglio a mano, ricette se servono, e attenzione a fusi orari per pillole a orario fisso (tiroide, contraccezione, insulina). Chiedi come scalare gli orari prima di partire.
Errori da evitare (lista corta da attaccare al frigorifero)
- Non leggere il foglietto “perché lo conosco già”. Ogni marca può avere dosi diverse.
- Mescolare sciroppi “multisintomo”. Rischio doppioni.
- Buttare pillole sfuse in un portapillole senza etichette. Scrivi sempre principio attivo e mg.
- Conservare in bagno: umidità e calore rovinano. Meglio un cassetto fresco e asciutto.
- Condividere antibiotici o antidolorifici “avanzati”. Mai.
Mini‑FAQ
- Posso passare da un brand al generico? Sì, con lo stesso principio attivo e dose. Se hai allergie a eccipienti, chiedi il prodotto adatto.
- Posso alternare paracetamolo e ibuprofene per febbre alta? In alcuni casi il medico può suggerirlo, ma non improvvisare. Dosaggi e tempi vanno coordinati.
- Antibiotico e probiotici insieme? Può aiutare a ridurre diarrea associata ad antibiotici. Spesso si consiglia di distanziare il probiotico di qualche ora dall’antibiotico. Chiedi quale ceppo e per quanto.
- Quando devo tornare dal medico? Se peggiori, se compaiono effetti importanti, se febbre dura oltre 3 giorni, se un dolore non risponde ai farmaci da banco, se hai patologie croniche e sintomi nuovi.
- Come smaltisco i farmaci scaduti? Riporta tutto in farmacia, anche blister vuoti e spray. Non gettarli nel lavandino o nell’indifferenziata.
- Esistono liste di interazioni affidabili? Sì: foglietto, AIFA, EMA, ISS e banche dati cliniche usate dai farmacisti. Porta l’elenco dei tuoi farmaci per un controllo rapido.
E se qualcosa va storto? Troubleshooting
- Ho preso alcol con antibiotico: interrompi l’alcol per il resto della terapia. Se compaiono nausea intensa, vomito, rossore, battito accelerato, chiama il medico o vai in pronto soccorso.
- Ho preso una compressa a rilascio prolungato spezzata: non prendere altre dosi. Osserva eventuali sintomi (capogiri, sonnolenza, nausea). Contatta il farmacista per indicazioni caso per caso.
- Ho assunto due farmaci con lo stesso principio attivo: fermati e calcola la dose totale assunta. Chiedi in farmacia se serve un controllo medico in base ai mg/kg e al tipo di farmaco.
- Ho usato un farmaco scaduto: probabilmente minore efficacia. Se era un collirio, antibiotico liquido o insulina, contatta il medico/farmacista per sostituzione.
- Ho eruzioni cutanee, prurito, gonfiore al volto o difficoltà a respirare dopo una dose: è un’emergenza. Interrompi e recati subito in pronto soccorso.
Prossimi passi
- Fai una “lista farmaci” aggiornata: principio attivo, dose, orari, motivo. Tienila nel portafoglio e sul telefono.
- Chiedi al tuo farmacista un controllo interazioni 1 volta l’anno o quando aggiungi qualcosa.
- Imposta promemoria per orari e rinnovi ricetta. La memoria inganna più della febbre.
- Se usi più farmaci, valuta un portapillole settimanale etichettato per fasce orarie.
Perché fidarsi di queste indicazioni? Perché arrivano da chi i farmaci li vede ogni giorno in azione e dalle istituzioni che ne garantiscono sicurezza ed efficacia: AIFA, EMA, OMS, ISS e revisioni indipendenti (Cochrane). La teoria serve, ma è la pratica al banco che toglie i dubbi. E la prossima volta che qualcuno ti passa “il consiglio giusto” via chat, fai un check con le 4C: ti risparmia errori e ti fa guarire prima.