Miti sui farmaci: cosa dicono i farmacisti (guida 2025)

Antibiotici per l’influenza, generici “più deboli”, un bicchiere di vino non fa nulla… Queste frasi girano in famiglia, al lavoro, su WhatsApp. Il problema? Possono rallentare la guarigione o fare danni seri. Qui facciamo pulizia dei miti sui farmaci con quello che i farmacisti spiegano ogni giorno al banco, in modo semplice e pratico. Troverai regole chiare, esempi concreti, checklist e una mini-FAQ per uscire dal dubbio senza perdere tempo.

Vivo a Milano e parlo spesso con i farmacisti di quartiere: le domande sono sempre le stesse. Questa guida nasce da quelle conversazioni e dalle indicazioni di AIFA, EMA e OMS. Non ti prometto di “sapere tutto”, ma di prendere decisioni più sicure già da oggi.

  • TL;DR: antibiotici e virus non vanno d’accordo; i generici funzionano come i brand; occhio a interazioni con alcol, pompelmo e integratori; non schiacciare compresse a caso; leggi sempre il principio attivo.
  • Regola rapida: “4C” prima di ogni dose - Controindicazioni, Concentrazione (dosaggio), Concomitanti (altri farmaci), Calendario (orari/pasto).
  • Se un sintomo peggiora o non migliora entro 48-72 ore con un farmaco da banco, serve il medico; con antibiotico prescritto, contatta il medico se non migliora dopo 48-72 ore.
  • Le fonti affidabili sono il foglietto illustrativo, AIFA, EMA, ISS e il tuo farmacista. Gruppi social e passaparola non bastano.

Miti smontati dai farmacisti: cosa è vero e cosa no

Parto dal più frequente: “l’antibiotico per l’influenza”. L’influenza è virale; l’antibiotico agisce sui batteri. Usarlo “per prevenire complicazioni” senza diagnosi batterica aumenta solo il rischio di resistenze. In farmacia te lo dicono chiaro: serve quando il medico sospetta un’infezione batterica o lo conferma. AIFA e OMS lo ripetono da anni.

  • Mito: “Il generico è più debole”
    Verità: ha lo stesso principio attivo, dose, forma, biodisponibilità del brand entro i limiti stabiliti. Cambiano nome ed eccipienti. Funziona uguale, costa meno perché non paga la ricerca iniziale. Fonte: AIFA, EMA.
  • Mito: “Con il paracetamolo posso bere alcol”
    Verità: paracetamolo e alcol stressano il fegato. Se bevi regolarmente o hai bevuto molto, evita. Dosi alte di paracetamolo + alcol aumentano il rischio di danno epatico. Chiedi sempre al farmacista in caso di dubbio.
  • Mito: “Tutti gli antibiotici si possono prendere con un bicchiere di vino”
    Verità: alcuni antibiotici (es. metronidazolo) con alcol possono dare reazioni importanti. E l’alcol può indebolire l’organismo. In terapia antibiotica, meglio niente alcol.
  • Mito: “Se sto meglio, posso smettere l’antibiotico”
    Verità: interrompere prima favorisce ricadute e resistenze. Segui i giorni indicati dal medico. Se compaiono effetti collaterali, non sospendere di testa tua: chiama il medico e segnala in farmacia.
  • Mito: “I farmaci scaduti funzionano uguale”
    Verità: dopo la scadenza l’efficacia cala, la stabilità non è garantita. Colliri, antibiotici liquidi, insuline e biologici sono ancora più delicati. Porta i farmaci scaduti in farmacia per lo smaltimento.
  • Mito: “Le compresse si possono spezzare e schiacciare sempre”
    Verità: no. Le formulazioni a rilascio modificato, gastroresistenti o sublinguali NON vanno alterate. Spezzare o frantumare può cambiare assorbimento e aumentare gli effetti collaterali.
  • Mito: “Naturale = sicuro”
    Verità: “naturale” non vuol dire privo di rischi. L’iperico (erba di San Giovanni) riduce l’efficacia di molti farmaci (es. contraccettivi, anticoagulanti, antidepressivi). Le piante sono farmaci a tutti gli effetti.
  • Mito: “Il pompelmo fa bene, quindi ok con tutto”
    Verità: il pompelmo può aumentare i livelli nel sangue di vari farmaci (alcuni statinici, calcio-antagonisti, ansiolitici) e scatenare effetti indesiderati. Evitalo se stai assumendo quei medicinali.
  • Mito: “La febbre va sempre abbassata subito”
    Verità: febbre moderata aiuta a combattere i virus. Si tratta se il fastidio è alto, se superi certe soglie o in categorie fragili. Il farmaco non sostituisce idratazione e riposo.
  • Mito: “Sciroppi e compresse da raffreddore si possono sommare a caso”
    Verità: molti prodotti contengono gli stessi principi attivi (es. paracetamolo). Sommarli può portarti a overdose. Leggi la composizione e chiedi in farmacia.
  • Mito: “Dose bambino? Un cucchiaino e via”
    Verità: no. Le dosi pediatriche dipendono dal peso e dalla concentrazione. Usa la siringa dosatrice, non cucchiai di cucina.

Un farmacista esperto ti dirà spesso: “Parti dal principio attivo, non dal marchio”. È la bussola anti-confusione. Negli scaffali i prodotti cambiano nome e grafica, ma il principio attivo è la sostanza che conta.

MitoRealtàAzione consigliata
Antibiotico per l’influenzaAgisce sui batteri, non sui virusUsalo solo con diagnosi/indicazione medica
Generico è più deboleEquivalente al brand per efficaciaSceglilo se adatto; informati su eccipienti
Paracetamolo + alcol okRischio per il fegatoEvita alcol durante la terapia
Spezzare compresse sempreAlcune non si possono alterareControlla se è a rilascio modificato/gastroresistente
Pompelmo innocuoInterazioni serie con vari farmaciChiedi in farmacia; spesso va evitato
Farmaci scaduti okEfficacia e stabilità non garantiteSmaltisci in farmacia, non usarli
Sciroppi si sommanoRischio doppioni di principio attivoControlla etichette; non sommare paracetamolo
Natural = sicuroPossibili interazioni (es. iperico)Segnala sempre integratori e tisane

Nota fonti: AIFA (banca dati farmaci, campagne antibiotico-resistenza), EMA (linee guida su equivalenza e sicurezza), OMS (raccomandazioni su uso prudente degli antimicrobici), ISS (report su polifarmacoterapia e farmacovigilanza).

Come orientarsi: mosse pratiche, regole rapide e decisioni

Come orientarsi: mosse pratiche, regole rapide e decisioni

Quando sei davanti allo scaffale o al cassetto in cucina, ti servono scorciatoie affidabili. Queste sono quelle che i farmacisti ripetono senza stancarsi.

  • Regola delle 4C prima di ogni dose
    - Controindicazioni: gravidanza, allattamento, allergie, patologie (fegato, reni, cuore).
    - Concentrazione: quanti milligrammi per unità? Evita doppioni dello stesso principio attivo.
    - Concomitanti: altri farmaci/integratori, alcol, cibi “critici” (pompelmo).
    - Calendario: orario, con o senza pasto, durata terapia.
  • Etichetta in 15 secondi
    1) Cerca il principio attivo in grande. 2) Controlla la dose per compressa/ml. 3) Cerca avvertenze in grassetto sul foglietto. 4) Segna l’orario della prossima dose sul telefono.
  • Quando chiedere subito al farmacista
    - Prendi più di 4 farmaci al giorno o sei over 65.
    - Usi anticoagulanti, antiaritmici, immunosoppressori, antiepilettici, farmaci tiroidei.
    - Sei incinta o allatti.
    - Vuoi aggiungere integratori, tisane “rilassanti”, o stai iniziando una dieta drastica o digiuno.
  • Paracetamolo o ibuprofene?
    - Paracetamolo: febbre e dolore; gentile sullo stomaco, occhio al fegato e all’alcol.
    - Ibuprofene (e FANS): dolore infiammatorio; meglio con cibo; occhio a stomaco, reni, pressione e interazioni con anticoagulanti. EMA e linee guida cliniche suggeriscono gastroprotezione in soggetti a rischio.
  • Antibiotico: linea del tempo
    - Giorno 0: inizia come prescritto, rispetta orari, niente alcol.
    - 48-72 ore: se nessun miglioramento, contatta il medico. Non raddoppiare la dose.
    - Fino a fine terapia: non interrompere “perché stai meglio”.
  • Compresse “delicate” da non rompere
    Parole-chiave sulla confezione/foglio: “rilascio prolungato/modified release/CR/ER”, “gastroresistente/enteric coated”, “sublinguale”, “orodispersibile”. In dubbio? Chiedi prima di spezzare o frantumare.
  • Cibo e farmaci: tre regole facili
    - Pompelmo e succo di pompelmo: spesso no, verifica prima.
    - Latte/calcio: può ridurre l’assorbimento di alcuni antibiotici (tetracicline, chinoloni).
    - Alcol: evita con antibiotici, sedativi, antistaminici “vecchi”, metronidazolo, disulfiram e durante terapia con molti psicofarmaci.
  • Integratori: dichiarali come farmaci
    Iperico, ginseng, gingko, valeriana, melatonina, iperproteici, omega-3: racconta sempre tutto al farmacista, specie se assumi anticoagulanti, antidepressivi, antipertensivi o antiepilettici.
  • Scorte e scadenze
    Segna la scadenza con pennarello sul tappo appena apri. Colliri e antibiotici ricostituiti hanno durate brevi dopo l’apertura. Conserva come da foglietto: luce, umidità e calore contano.

Check rapido “è una buona idea?”

  • Hai identificato il principio attivo? Sì/No.
  • Stai già prendendo qualcosa con lo stesso principio? Sì/No.
  • Ci sono controindicazioni nel tuo caso (gravidanza, reni, fegato, allergie)? Sì/No.
  • Conosci dose, ritmo e durata? Sì/No.
  • Hai controllato cibo/alcol/integratori? Sì/No.

Decisioni veloci in scenari comuni

  • Raffreddore con febbre 38°C, adulto sano: idratazione, riposo, paracetamolo se fastidio alto. Niente antibiotico. Se febbre >3 giorni, o sintomi respiratori seri, parla col medico.
  • Mal di schiena dopo palestra: FANS con cibo per 2-3 giorni, poi stop se va meglio. Se peggiora, valuta medico/fisioterapista. Evita alcol.
  • Bambino 5 anni 18 kg con febbre: dose di paracetamolo/ibuprofene in base a mg/kg, usa la siringa dosatrice. Niente cucchiai. Se letargia, respiro affannoso, macchie cutanee, pronto soccorso.
  • Nonna con 6 farmaci cronici: prima di qualsiasi nuovo farmaco/integratore, fai controllare interazioni al farmacista. Porta elenco aggiornato dei farmaci con dosi e orari.
  • Insonnia e tisane “rilassanti” + ansiolitico serale: non sommare a caso. Valeriana e altre piante possono potenziare la sedazione. Parla al farmacista.

Esempio reale di banco (Milano): signore con rinite allergica prendeva due prodotti diversi “per non sbagliare”. Entrambi contenevano lo stesso antistaminico. Risultato: sonnolenza, bocca secca. Risolto leggendo il principio attivo e scegliendo un solo prodotto giusto per lui.

Se sbagli una dose

  • Dimenticata? Prendila appena te ne ricordi se non è quasi ora della successiva. Non raddoppiare.
  • Dose doppia per errore? Se è un farmaco a rischio (anticoagulanti, insulina, digossina, antiepilettici), chiama subito il medico o rivolgiti a un pronto soccorso. Porta la confezione con te.
  • Effetto strano o allergia? Sospendi e contatta subito medico/farmacista. Segnala l’evento (farmacovigilanza) con il loro aiuto. ISS e AIFA gestiscono la rete di segnalazione.
Soggetti speciali, errori da evitare e mini‑FAQ

Soggetti speciali, errori da evitare e mini‑FAQ

Gravidanza e allattamento: non iniziare farmaci o integratori senza confronto. Anche creme e spray nasali contano. Alcuni farmaci passano nel latte. Il farmacista valuta alternative più sicure e il medico conferma.

Anziani e politerapia: più farmaci = più interazioni. Evita FANS prolungati senza gastroprotezione se a rischio, controlla la pressione, fai un “medication review” periodico in farmacia o dal medico. ISS segnala che le revisioni riducono reazioni avverse e ricoveri.

Sportivi e integratori: attenzione a stimolanti “naturali” e prodotti per pre‑workout; possono interferire con pressione, sonno, tiroide, e in rari casi risultare contaminati. Farmacista e medico sportivo sono la coppia giusta.

Digiuno intermittente o Ramadan: sposta orari solo con guida. Alcuni farmaci richiedono assunzione regolare; altri vanno con cibo. Il farmacista può riprogrammare gli orari in modo sicuro.

Viaggiatori: porta farmaci nel bagaglio a mano, ricette se servono, e attenzione a fusi orari per pillole a orario fisso (tiroide, contraccezione, insulina). Chiedi come scalare gli orari prima di partire.

Errori da evitare (lista corta da attaccare al frigorifero)

  • Non leggere il foglietto “perché lo conosco già”. Ogni marca può avere dosi diverse.
  • Mescolare sciroppi “multisintomo”. Rischio doppioni.
  • Buttare pillole sfuse in un portapillole senza etichette. Scrivi sempre principio attivo e mg.
  • Conservare in bagno: umidità e calore rovinano. Meglio un cassetto fresco e asciutto.
  • Condividere antibiotici o antidolorifici “avanzati”. Mai.

Mini‑FAQ

  • Posso passare da un brand al generico? Sì, con lo stesso principio attivo e dose. Se hai allergie a eccipienti, chiedi il prodotto adatto.
  • Posso alternare paracetamolo e ibuprofene per febbre alta? In alcuni casi il medico può suggerirlo, ma non improvvisare. Dosaggi e tempi vanno coordinati.
  • Antibiotico e probiotici insieme? Può aiutare a ridurre diarrea associata ad antibiotici. Spesso si consiglia di distanziare il probiotico di qualche ora dall’antibiotico. Chiedi quale ceppo e per quanto.
  • Quando devo tornare dal medico? Se peggiori, se compaiono effetti importanti, se febbre dura oltre 3 giorni, se un dolore non risponde ai farmaci da banco, se hai patologie croniche e sintomi nuovi.
  • Come smaltisco i farmaci scaduti? Riporta tutto in farmacia, anche blister vuoti e spray. Non gettarli nel lavandino o nell’indifferenziata.
  • Esistono liste di interazioni affidabili? Sì: foglietto, AIFA, EMA, ISS e banche dati cliniche usate dai farmacisti. Porta l’elenco dei tuoi farmaci per un controllo rapido.

E se qualcosa va storto? Troubleshooting

  • Ho preso alcol con antibiotico: interrompi l’alcol per il resto della terapia. Se compaiono nausea intensa, vomito, rossore, battito accelerato, chiama il medico o vai in pronto soccorso.
  • Ho preso una compressa a rilascio prolungato spezzata: non prendere altre dosi. Osserva eventuali sintomi (capogiri, sonnolenza, nausea). Contatta il farmacista per indicazioni caso per caso.
  • Ho assunto due farmaci con lo stesso principio attivo: fermati e calcola la dose totale assunta. Chiedi in farmacia se serve un controllo medico in base ai mg/kg e al tipo di farmaco.
  • Ho usato un farmaco scaduto: probabilmente minore efficacia. Se era un collirio, antibiotico liquido o insulina, contatta il medico/farmacista per sostituzione.
  • Ho eruzioni cutanee, prurito, gonfiore al volto o difficoltà a respirare dopo una dose: è un’emergenza. Interrompi e recati subito in pronto soccorso.

Prossimi passi

  • Fai una “lista farmaci” aggiornata: principio attivo, dose, orari, motivo. Tienila nel portafoglio e sul telefono.
  • Chiedi al tuo farmacista un controllo interazioni 1 volta l’anno o quando aggiungi qualcosa.
  • Imposta promemoria per orari e rinnovi ricetta. La memoria inganna più della febbre.
  • Se usi più farmaci, valuta un portapillole settimanale etichettato per fasce orarie.

Perché fidarsi di queste indicazioni? Perché arrivano da chi i farmaci li vede ogni giorno in azione e dalle istituzioni che ne garantiscono sicurezza ed efficacia: AIFA, EMA, OMS, ISS e revisioni indipendenti (Cochrane). La teoria serve, ma è la pratica al banco che toglie i dubbi. E la prossima volta che qualcuno ti passa “il consiglio giusto” via chat, fai un check con le 4C: ti risparmia errori e ti fa guarire prima.