Se stai pensando di iniziare un percorso estetico per il viso, la prima domanda che ti fai è probabilmente: quanto costa? E non è solo una questione di budget: è una questione di sicurezza, risultati e durata. Nel 2025, i prezzi dei trattamenti viso in Italia variano da pochi euro a migliaia, ma non tutti i trattamenti a basso costo sono un affare. Al contrario, spesso nascondono rischi maggiori dei benefici.
Quanto costa davvero un trattamento viso? La realtà dei numeri
Non esiste un prezzo unico. Dipende da cosa vuoi ottenere, da chi lo fa e dove lo fai. I trattamenti si dividono in tre categorie principali: non invasivi, medici e chirurgici. Ognuno ha un range di costi ben definito, ma anche qui, le differenze sono grandi.
Per esempio, una pulizia viso base in un centro estetico costa tra €30 e €60. Ma se la fai in una clinica medica con macchinari avanzati, il prezzo sale a €80-€100. E non è solo un nome diverso: il prodotto usato, la tecnologia e la formazione del professionista cambiano tutto. Un peeling con acido glicolico può costare €50-€80, ma se usi acido salicilico o piruvico, il prezzo può arrivare a €150. Perché? Perché questi acidi sono più potenti, richiedono maggiore esperienza e hanno risultati più profondi.
Passando ai trattamenti medici, il PRP (Plasma Ricco di Piastrine) è uno dei più richiesti. Una singola seduta costa tra €300 e €700. Sembra tanto? Ma i risultati durano fino a 18 mesi, contro i 6-12 mesi dei filler. E non è solo una questione di durata: il PRP rigenera la pelle dall’interno, non la riempie. È un investimento a lungo termine, non un ritocco rapido.
La radiofrequenza viso? Tra €60 e €150 a seduta. Ma a Milano costa quasi il doppio che in una città di provincia. E se la fai con un medico con 15 anni di esperienza, il prezzo sale del 35% rispetto a un professionista alle prime armi. Questo non è un “extra” per lusso: è un fattore di sicurezza. Il 65% delle complicanze segnalate nel 2024 sono legate a trattamenti fatti da persone non qualificate o con prodotti scadenti.
Filler, lipofilling e lifting: quando il prezzo diventa un investimento
Se vuoi correggere linee di espressione, perdita di volume o rilassamento cutaneo, i filler con acido ialuronico sono la soluzione più comune. Una fiala costa tra €250 e €1.000. Perché tanta differenza? Perché non tutti gli acidi ialuronici sono uguali. Quelli di alta qualità, approvati dal Ministero della Salute, sono più puri, più stabili e meno soggetti a rigonfiamenti o effetti indesiderati. Un filler da €150 potrebbe essere una copia non certificata, con risultati brevi e rischi alti.
Il lipofilling viso, che usa il tuo stesso grasso per riempire le zone scavate, costa tra €400 e €600. È più complesso del filler, perché richiede una piccola chirurgia (aspirazione del grasso da pancia o cosce) e un’accurata reiniezione. Ma i risultati sono naturali e durano anni. Il lifting chirurgico, invece, parte da €6.000 e può arrivare a €10.000. È l’intervento più costoso, ma anche l’unico che offre risultati semipermanenti. Non è per tutti, ma per chi ha un rilassamento marcato, è l’unica soluzione efficace.
Il lifting non chirurgico, con fili o radiofrequenza intensa, costa tra €500 e €2.500 per un percorso completo. Serve 3-5 sedute, ma non richiede tempi di recupero. È perfetto per chi vuole un effetto “lifting” senza il bisturi. Ma attenzione: molti centri lo pubblicizzano come “miracolo a basso costo”. In realtà, se non è fatto da un medico con esperienza, i risultati sono inefficaci o asimmetrici.
La geografia conta: Roma e Milano non sono come Bari o Palermo
Non puoi paragonare il prezzo di un trattamento a Roma con quello a Catania. Il costo della vita, l’affitto degli studi e la domanda fanno la differenza. A Milano e Roma, i prezzi sono in media il 25-30% più alti che nelle città minori. Una radiofrequenza che costa €80 a Bologna, a Milano arriva a €150. Ma non è solo un problema di città: è un problema di competenza. Chi lavora in grandi centri ha più esperienza, più tecnologie e più controlli. E questo si paga.
La Lombardia ha il 23% dei centri estetici italiani, il Lazio il 15%. Ma la qualità non segue sempre la quantità. Alcuni centri in periferia offrono trattamenti a prezzi stracciati per attirare clienti. Ma il 78% dei pazienti che scelgono questi trattamenti a basso costo finiscono per dover correggere gli errori, spendendo il 40-60% in più rispetto a un trattamento fatto bene la prima volta.
Il costo totale: non guardare solo la seduta, ma il percorso
Qui sta il grosso errore di molti. Pensano di dover pagare solo una seduta. In realtà, quasi tutti i trattamenti efficaci richiedono più sessioni. Il PRP? Tre sedute, a distanza di 4-6 settimane. Il microneedling con radiofrequenza? Almeno 3-4 sedute. Il peeling chimico? Una serie di 4-6 trattamenti. E poi c’è il mantenimento: ogni 6-12 mesi, devi tornare per non perdere i risultati.
Un percorso completo di PRP + radiofrequenza + peeling può costare tra €1.800 e €3.500 all’anno. Non è un costo mensile, ma un investimento annuale. L’Associazione Nazionale dei Medici Estetici (ANME) stima che il 68% dei pazienti sottovaluta questo costo totale. Per questo, la guida ANME del 2025 consiglia di allocare il 15-20% del budget per eventuali correzioni. Perché? Perché il 30% dei pazienti ha bisogno di un ritocco dopo il primo ciclo.
Come scegliere senza cadere nella trappola del prezzo più basso
Il prezzo più basso non è mai la scelta migliore. È la trappola più comune. Il 73% degli utenti su forum specializzati dice che i trattamenti sotto il 20% del prezzo medio SIES sono di qualità scadente. E non è un’opinione: è un dato. I prodotti usati, le tecnologie, la formazione del personale: tutto è inferiore. E i risultati lo dimostrano.
La guida tariffaria ANME del gennaio 2025 è il tuo riferimento più affidabile. Non è un suggerimento: è un quadro normativo. Se un centro ti propone un PRP a €150, sappi che è impossibile farlo con prodotti certificati e in sicurezza. Lo stesso vale per un filler a €100: non esiste un acido ialuronico di qualità a quel prezzo.
Chiedi sempre un preventivo dettagliato. Deve includere: nome del prodotto, numero di fiale o sedute, marca del dispositivo, nome del medico e costo del follow-up. Il Ministero della Salute lo richiede per legge (circolare n. 12/2024). Se ti rifiutano, vai via. Non è un problema di burocrazia: è un problema di sicurezza.
Il mercato cambia: cosa aspettarsi nel 2026
Nel 2025, il mercato estetico italiano ha registrato una crescita del 7,3%. Ma non è più il mercato di 10 anni fa. Ora si punta sulla qualità, non sul volume. Dal gennaio 2026 entrerà in vigore il registro nazionale obbligatorio per tutti i trattamenti invasivi. Significa che ogni iniezione, ogni intervento, ogni prodotto usato sarà tracciato. Questo ridurrà il 15-20% dei trattamenti illegali o sottocosto.
Inoltre, l’ANME sta lanciando una certificazione per i centri che rispettano i prezzi e le norme. Sarà un marchio visibile, come il “bollino blu” per la qualità. Scegliere un centro certificato non è un lusso: è la tua protezione.
Le tecnologie stanno cambiando. Il microneedling con radiofrequenza a vuoto, che costa intorno ai €500, sta diventando popolare perché unisce efficacia e minima invasività. Ma anche qui, la differenza la fa chi lo fa. Non è la macchina che fa la differenza: è la mano che la controlla.
Conclusione: il vero costo è quello che non vedi
Il vero costo di un trattamento estetico non è quello che paghi oggi. È quello che pagherai tra sei mesi, se il risultato non è naturale, se la pelle è rovinata, se devi tornare per correggere errori. È il tempo perso, lo stress, la fiducia persa. E a volte, è il denaro speso per un intervento di ricostruzione.
Non cercare il prezzo più basso. Cerca il professionista più competente, il centro più trasparente, il percorso più sicuro. Un trattamento ben fatto non si vede. Si sente. La pelle è più tonica, più luminosa, più giovane. E dura. E non ti fa rimpiangere di averlo fatto.